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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Blink 182, tutte le piccole cose

Mi viene solo da piangere. Credetemi. Blink 182. 24 anni, 12 passati con loro.   Nel 2000, quando avevo appena 8 anni, per sentirsi grandi non serviva un cellulare, non servivano tacchi o cosmetici e non serviva nemmeno uscire con le amiche fino a ‘tardi’. Nel 2000, quando avevo appena 8 anni, per sentirsi grandi bastava guardare MTV, quel canale delle meraviglie in cui per quasi ventiquattro ore al giorno trasmettevano video musicali. Ogni volta che ne avevo occasione sintonizzavo la tv ricevuta come regalo per la Prima Comunione e aspettavo con ansia che venissero trasmesse le mie canzoni preferite, quelle della buffa band americana  dai capelli improbabili e i tatuaggi ovunque. La adoravo; anche se non ricordavo mai il suo nome e non sapevo cosa dicessero le canzoni, quei ritmi così frenetici mi calamitavano. E fu così tanto e tanto altro tempo ancora.         Nel 2005, all’età di 13 anni, frequentavo la terza media e avevo ormai ben chiari i miei

Caramella Gioielli, Linea Basica ad un giro

Quando mi sono trovata per la prima volta di fronte all'arcobaleno prodotto dai miei Gioielli Caramella mi sono domandata a lungo quale avrei indossato e recensito per primo perché ogni colore portava con se un ricordo che cercava di prendere il sopravvento sull'altro e, dopo un nostalgico carosello di immagini sbiadite e lontane nel tempo, ho preso una decisione: Nero, perché il nero, come ricordava Chanel, “contiene tutto, anche il bianco, ed è l’accordo perfetto”. Così, in questo particolare periodo della mia vita, la solo cosa che auguro a me stessa è di poter essere simile al più scuro dei colori, per contenere senza fatica tutte le cose belle che il mondo mi offrirà. Per ricordarmi questo proposito di fondamentale importanza ho tinto i capelli, indossato quel top che mi fa sentire bene, allacciato al polso il mio braccialetto Caramella (quello che d’ora in poi mi ricorderà chi sono) e ho scattato delle foto. La mia memoria esterna, fondamentale tanto

Tokio Hotel, attraverso il monsone

  Correva l’anno 2008 quando stuoli di ragazze sognavano di poter ‘attraversare il Monsone’ in compagnia di Bill, Tom, Georg e Gustav, i quattro ragazzoni tedeschi noti come Tokio Hotel.   La band, costituitasi nel 2001 quando i membri erano ancora poco più che bambini, grazie alla freschezza dei componenti e alla musicalità dei loro brani, cantati sia in inglese che in tedesco, non tardò a diventare acclamata in tutto il mondo e presenziare ad un loro concerto era tutto ciò che di più bello potesse accadere nella vita di un'adolescente.   La maggior parte dei brani, naturalmente, parlava d’amore e quale cuore se non di ghiaccio era in grado di resistere a Bill che urlava nel microfono ‘mi salvi con ogni tuo respiro’?   Come si può facilmente intuire, anche io caddi nella trappola di quell'amore platonico che la sera mi faceva addormentare cullata dal pensiero di quando, a mia volta, avrei trovato qualcuno disposto a pronunciare per me le stesse struggenti

Gala Kerzen

  Quando avevo circa cinque anni, la domenica mattina per i miei genitori era consuetudine recarsi preso i paesi marittimi per comprare il pesce fresco. Ricordo ancora che l’anticamera della pescheria che frequentavamo era molto simile ad un bazar dove venivano venduti articoli di ogni genere e io, tra giocattoli, ciondoli del vento, gelati e conchiglie mi incantavo sempre vicino ad un mini espositore che vendeva candele profumate e ogni domenica i miei genitori vedendomi così presa, me ne regalavano una. Quando tornavo a casa non vedevo l’ora di accenderla perchè per me niente era più bello del vedere una fiammella danzare nell’aria profumata di brezza marina, vaniglia, fragola e arancia.   Anche se sono passati quasi vent’anni da quel periodo, ancora oggi sono un’amante delle candele e ne accendo una ogni volta che posso. Grande, piccola, profumata, neutra, colorata o bianca che sia, per me conta poco: vederla accesa mi fa rilassare e mi fa sentire al sicuro.   In com

Aralia Ginseng & Coffee Drink

  Aralia nasce dall'impegno di un team di grande esperienza nei settori della ristorazione e del food & beverage con l’obiettivo comune di creare una bevanda in grado di soddisfare qualsiasi palato esigente e consapevole.     Per poter realizzare il loro obiettivo, di importanza fondamentale per Aralia è la selezione delle materie prime, semilavorati e fornitori, che devono sempre superare una dura selezione prima di potere essere approvati e scelti.  A dare più credibilità a questa nuova e sorprendente realtà, ci sono poi la loro conoscenza, serietà e professionalità, caratteristiche che le permettono l’insediamento in un mercato estremamente vasto e concorrenziale.   Aralia Ginseng & Coffee Drink è una bevanda istantanea e facile da preparare perchè solubile in acqua calda o latte. Il suo profumo gradevole e quella schiuma invitante fanno di questa bevanda l’alternativa perfetta al caffè classico, a parer mio, per due motivi: uno, perché non fa venire l’ins