La tavola è luogo di riconoscimento, ospitalità, ed esperienza di scambio. In tavola non ci si alimenta solo di cibo, ci si alimenta gli uni degli altri. In tavola si capisce di esistere perché si è amati e ascoltati. (Fabrizio Caramagna)
Antigori: luogo delle cose antiche.
Trovo che non esista nome più appropriato per questa cantina la cui storia parte da lontano, quando nel 1932 fece la sua comparsa come la più grande azienda agricola della Sardegna, Baccalamanza. Cardile fu un imprenditore illuminato e sotto la sua guida vennero ben presto impiantati mandorli, viti e frutteti mentre agricoltori specializzati prestavano la loro manodopera. Il successo del suo operato e la rinomata generosità sarda portano Cardile a compiere una serie di scelte sociali innovative: realizzò una chiesa, la scuola, gli alloggi per gli operai e il medico e diede lavoro a un numero di operai che a seconda del periodo dell'anno oscillava tra i 500 e i 1000.
L'industrializzazione che prese piede negli anni '50 però cambiò l'assetto generale di molti paesini ed in seguito alla carenza di manodopera, fu necessario vendere l'azienda, che passò di mano in mano. Tachis, uno dei padri dell'Enologia italiana che frequentava la Sardegna per le aziende Argiolas e Santadi, si occupò del nuovo primo impianto della vigna e ancora oggi, i vini Antigori beneficino della supervisione di questo enologo, che ha saputo valorizzare la viticultura sarda attraverso il territorio e la sua gente. L'Azienda Agricola Baccalamanza, dal nome della località, continua a seguire oggi la stessa filosofia del passato: attenzione all'ambiente, al sociale e alla visione inclusiva, con l'ide di restituire alla Sardegna tutto ciò che merita.
La generosità che ha caratterizzato questa storia è la stessa del territorio sardo.
Alle spalle delle Cantine Antigori si trovano i monti di Capoterra, una tra le più vaste aree forestali d'Europa in cui la natura è ancora immutata. Querce secolari, lentischi, olivastri, pioppi, lecci, ginepri e corsi d'acqua fanno da casa a numerose specie animali caratteristiche dell'isola come astori e poiane, donnole, volpi e ghiri, che trovano ivi rifugio e cibo. Non troppo distante dalla tenuta si trovano Perd'e Sali, Porto Columbu, le spiagge di Nora e de su Guventeddu in un continuo altalenarsi di spiagge, calette e scogli a picco sul mare. Nessuna meraviglia quindi se la tenuta Antigore sorge in quella località che un tempo veniva chiamata Su spantu, stupore.
Sulla convivialità del vino sono stati spesi litri di inchiostro, per questo non ho avuto dubbi circa il berlo in compagnia delle persone che amo; d'altro canto, il nettare Antigori è così prelibato che si pecca a non condividerlo. Vi racconto la nostra esperienza.
Ho scelto di abbinare questo vino, servito a 15°, con preparazioni a base di carne che prevedevano un primo piatto di Trofie con salsiccia e profumi di bosco e una grigliata di carne cotta al fuoco. Bovale, la vera star del pranzo, è un rosso rubino coltivato su un suolo di medio impasto, è intenso, caldo e morbido, come un abbraccio in una fredda sera d'inverno.
Le note d'apertura sono quelle dei piccoli frutti rossi del sottobosco, quelle di chiusura risultano lievemente speziate.
Il Pedra scritta, coltivato su un suolo sciolto e prevalentemente sabbioso, è un rosso brillante con accenni di macchia mediterranea e frutti rossi, morbido al palato, vibrante e fresco.
A tavola abbiamo chiacchierato su come la qualità di questi due vini fosse confermata oltre ché dal gusto, anche dal fatto che nei calici non filtrasse neppure un raggio di luce e io mi sono sentita orgogliosa di aver fatto conoscere ai miei commensali una realtà così bella e solida qual è appunto Cantine Antigori. Prosit!
per fare vino buono ci vuole passione e tanta fatica mio suocero produceva vino in una zona conosciutissima (Riccaldone) era bellissimo il periodo della vendemmia anche se faticoso ma alla fine venivi ripagato dal risultato ottenuto
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